Rubrica: “Le pagelle del Cruz!!” 8° Puntata

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Ottava partita di campionato Divisione Regionale 2 (ex. Promozione) contro Vigasio Vipers | Vinta per 81-78

Ed eccoci tornati all’appuntamento settimanale più atteso del globo terracqueo: le PAGELLE BRUTTE! Sfida di metà classifica per la prima giornata del girone di ritorno che vede in campo, tra le calde mura del Leoncavallo, i lupi di San Giovanni e le vipere di Vigasio. A fare da contorno a questa squisita portata principale troviamo anche una coppia arbitrale che per ambo le compagini decide di regalare una serata fatta di mazzate, chiamate al limite e addirittura uno spettacolo di break dance (si scherza ragazzi, c’è da dire, però, che l’instant replay ha bocciato severamente qualche fischio eh). Vediamo gli sviluppi di gara!

Il primo infarto del povero Pres – La partita procede secondo uno schema ben equilibrato con Tormene subito sugli scudi e i nostri aitanti beniamini che rispondono colpo su colpo ai velenosi attacchi viperini; i tiri più facili sembrano non voler assolutamente entrare ma alcune mosse d’autore permettono ai nostri di siglare addirittura il +22 a 6 minuti dalla fine del match. Arrivati a questo punto, beh, è facile immaginare come i ragazzi inizino a pensare già al tavolo prenotato all’Art – Disco Club qualche ora prima: remuntada spaziale degli ospiti, palle perse che neanche Charles Barkley in Space Jam quando gli hanno rubato il talento è riuscito a fare e via di tempi supplementari grazie ad un fallo sul tiro da tre punti tentato da Pompele che a momenti addirittura entra e manda tutti sotto la doccia. I supplementari sono nostri, ma la differenza punti premia Vigasio nel caso di un arrivo sul finale di campionato a pari punti!

Sangio Wolves 81* – Vigasio Vipers 78 | Mafficini E. 11, Pagan Zecchin G. 2, Zenti S. 10, Gnesato F. 11, Mazza M. 7, Ndiaye M. 17, El Bekkari Z. 2, Barbi L. 17, Barba S. 4, Fusari G. 0.

Zenti Sebastiano (0) – Voto: 7,5 – Papà Tormene lo porta a spasso per tutto il primo quarto e gli insegna che anche piazzando 10 punti d’autore rimane lo stesso una piccola burba di fronte al veterano ex VB. Una prestazione, dimenticandosi i primi minuti nella metà campo difensiva, comunque solida e di personalità. CUCCIOLO.

Mafficini Edoardo (5) – Voto: 7 – Devono avergli messo il fermo al motore perché chiude (secondo un allineamento astrale incredibile) la terza partita di fila ad 11 punti esatti. Sul finale di gara, solitamente il suo momento di gloria, si presenta in campo talmente sonnacchioso che si dimentica addirittura di essere venuto in palestra con la macchina: i cancelli verranno chiusi e la povera Opel Meriva rimarrà segregata nel parcheggio del Leoncavallo fino all’arrivo delle chiavi della palestra. PISOLINO.

Mazza Matteo (15) – Voto: 7,5 – Viene menato come una zampogna per tutta la partita ma alla linea della carità perde i capelli e si trasforma nella divertente versione di Shaquille O’Neal che durante l’All Star Game ha scaraventato il libero addosso al tabellone per riprendersi da solo il proprio rimbalzo offensivo. Incredibile come la nostra guardia fatichi a trovare ritmo da tre punti ma riesca a chiudere la partita come top rimbalzista della compagine. SACCO DA BOXE.

Ndiaye Thaha (21) – Voto: 7,5 – Partita di carattere con sontuosa tripla allo scadere dei 24 secondi che Curry scansati proprio è arrivato un nuovo cecchino nella baia di San Giovanni Lupatoto; nonostante un paio di appoggi sbagliati praticamente da solo è lui il miglior giocatore in camp… Ah no, decide di trasformarsi in Draymond Green e si fa cacciare sotto la doccia beccandosi un tecnico talmente pesante che la pizza tonno e cipolla del Penny Market riscaldata alle tre di notte è nulla in confronto. DOCCIA ANTICIPATA.

Fusari Gianluca (22) – Voto: 6 – Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio nel minuto e mezzo passato in campo: non riesce nemmeno a toccare il secondo pallone della sua gara che gli avversari decidono di piazzare un parziale di 15 a 0 neanche fossimo in una partita di tennis ribaltando completamente le carte in tavola; senza colpa ma segregato nuovamente in panchina. SCALOGNATO.

Gnesato Francesco (23) – Voto: 7 – Non riesce a ripetere il partitone dell’andata e rischia di rovinare tutto scaraventando il pallone nella stratosfera (con 3 secondi a disposizione sul cronometro) aprendo un ulteriore buco nell’ozono e permettendo agli avversari di giocarsi il sanguinoso possesso per il pareggio dei tempi regolamentari. Chiude comunque la partita in doppia cifra per far capire che anche in casa, prima o poi, fraccherà un ventello arrogante. QUARTERBACK.

El Bekkari Zidane (24) – Voto: 6 – Un paio di assist d’ordinanza annichiliti, sul tabellino, da un numero incredibile di palle perse pari solo alla quantità spropositata di finte sul tiro che probabilmente fregano più il cameraman che i giocatori in campo. Presenza comunque necessaria per la grinta che sfodera nel difendere gli esterni avversari. FINTA-MAN.

Pagan Zecchin Giacomo (36) – Voto: 6 – Come la circolazione a targhe alterne non riesce a fare due partite di fila senza litigare con arbitri, avversari e probabilmente persino con il povero Max al tavolo di bordo campo; buon numero di palloni recuperati che si va sommare, purtroppo, ad un sacco di infrazioni e ad un paio di imprecazioni volate dalla bocca del direttore di gara nei suoi confronti. Gioca praticamente con la stessa serenità di Alessandra Amoroso quando gli fanno i meme su Tiktok. BRONTOSAURO. 

Barbi Leonardo (44) – Voto: 8 – IL MIGLIORE DELLA PARTITA – Non c’è trucco non c’è inganno, il Barbi nazionale prosegue la sua striscia positiva di partite in doppia cifra e si trasforma nell’eroe di serata (perché Tha si fa buttare fuori) segnando tiri liberi importantissimi durante l’overtime e siglando un paio di canestri talmente letali da essere ribattezzati “tecnica segreta della lancia della giustizia” neanche fossimo in un manga giapponese. NARUTO.

Barba Sebastian (88) – Voto: 6,5 – Non riesce a bruciare la retina con i suoi soliti tiri da tre punti se non in una singola occasione ma si presenta sul campo di gara con un taglio freschissimo che verrà migliorato solamente quando Cruz gli taglierà completamente i ciuffetti colorati alla fine del campionato. PARRUCCHIERE.

Coach Zenti – Voto: 6,5 –  Vinto si è vinto ma l’obbiettivo del +6 sui diretti avversari per l’accesso ai possibili playoff non si riesce a portarlo a casa. Giostra bene i primi 3 quarti e mezzo ma sul sostanzioso vantaggio di fine gara perde completamente il momento e subisce un parziale assurdo che non riesce ad arginare anche a causa del fatto che i giocatori in campo non hanno assolutamente intenzione di ascoltare le sue indicazioni tecniche. 2 PER IL MAFFO!